Nome

Dipinsi un nome chiamandolo
trascinando il pennello sulle labbra
come a sfumarne la melodia
fino ai toni trasparenti,
l'anima insita
in una bellezza mutevole.

E mi parlasti poi, tanto sinceramente
da dirottare gli occhi
e staccarli dal viso
e lanciarli e riprenderli lontano
tra i giochi dei bambini primaverili.

Irrinunciabili si mostrano
le tue profferte castane
e scansarmi devo
e rimbattermi in me stessa
ogni volta che m'avvito
e in circolo cammino nel tuo intorno
fra verità, ambrosia e anatemi.

Di cosa discorriamo, oggi?
Irrinunciabile è il tempo, oh primula
gocciolato dalle pareti intanto che fischiettavamo motivi
legandoci doppiamente
ai suoi ultimi, svaporati atomi
di luce.

Nome

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