Tre noie

Assetate
le tre parche stanche
 unico intento
che la birra esaurisca
bagnano i rossetti
dimentiche del brindisi.
Cozzati fra loro i boccali
riprendono per intero possesso
dell'implacabile sete e rincuorate
di aver salvato l'apparenza
coi giusti riti.

E nello spazio di un ripensamento.
Come sedare un fastidio.
La scommessa di un indeciso.

Con che coraggio
lo stupore segue ancora al desiderio
che riafferma le stesse noie?
Si domandano.
Eppure
qual ventata di freschezza
accoglier al tavolo un gentiluomo
sperando che sazi la smania
nell'anello di nuovi
bicchieri colmi.
E che la sua solitudine
rispecchi più sola
e più nuda
nella loro.

Come di consueto
tre bocche insoddisfatte
 rimescolano le stesse frivolezze di sempre
cercandone il sapore pungente
di quand'erano nuove
le menti all'erta
i toni acuti
e le mani nascoste in grembo
ostinatamente ferme.

Il mite gentiluomo
che non le vede
teme tessano per lui
ossessivamente.

Tre parche stanche
che ordinano lo stesso
desiderando qualcosa di più forte
suggerebbero tabacco spento
in una presa di saliva
non appena lo fiutassero 
sulle lingue
di tre innocue serpi.
Volentieri si lascerebbero cullare
da una musica dall'ironia lenta.
E di niente parlano
di quei terreni infidi
insicuri.


Tre noie
Nola 2014 - 2016

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