Perle
Specchio
servo
delle mie brame
chi è mai
quella figura
spettrale?
Ma è la tua dannata
immagine
sciocca, mia preziosa
da quattro soldi bucati.
Odio personificarmi
negli occhi pesti
di quel viso fesso
e nella bocca
senza alcuna pretesa
di gioia.
Accarezza ancora soave
il mio manto levigato
spero d’intrappolarti
nel mio gelo incolore
e averti, finalmente
oltre di me
per non dovere mai più
sbavare le tue tinte
smorte
né sagomare le tue
scialbe forme.
Increspo ogni giorno
il mio immoto mondo piano
di perfezione e
com'è sempre affacciarsi
alla fossa.
La corruzione
disegna un nuovo volto
ad ogni sguardo
e il tempo ti diluisce
cara la mia Pandora
mia Regina dei bei Tempi
Andati.
Le lacrime
non potranno salvarti
nemmeno ora che
il sale ristagna
nelle pieghe indecorose
sciogliendoti
la maschera di clown
la pantomima disperata
della giovinezza esumata
col belletto cadrà
sfaldandosi ai tuoi piedi
infermi
mia Suprema, mia
Bellissima.
Oh, sì!
Sfrega sulla pelle
i petali di rosa
e addolorati
di sentirne il percorso
accidentato
sul viso che fu di pesca
mia Principessa Sul
Pisello
ormai germogliato
e fuggi da me
dalla mia inflessibile
insondabile faccia
dalla mia giustizia
ferale.
Perle
Marce Notturne 2007 - 2012
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